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                Nella terza epoca, prima metà del cinquecento, furono intrapresi grandi lavori per collegare i due fabbricati sopra citati, cioè la torre medioevale e la casa da signore, con importanti aggiunte e migliorie tendenti a dare un carattere unitario, di stile rinascimentale, al nuovo complesso. Nacquero così la armoniosa facciata a sud, sul giardino, con finestre inginocchiate ( replicate anche in sostituzione delle vecchie finestre al primo piano della casa quattrocentesca ), la elegante loggia tuscanica rivolta verso ovest, la sala di ingresso con volta tipicamennte cinquecentesca  ad unghiature su peducci  di pietra, un piccolo giardino a terrazza,  e l'ala adiacente al lato nord della torre, oggi adibita a sala da pranzo e camere da ospiti .In questi lavori furono utilizzate molte delle pietre squadrate di alberese che costituivano la vecchia torre, pietre che oggi affiorano anche in molti angoli dei nuovi edifici e nei muri a retta dei terrazzamenti circostanti.

                La quarta epoca, comprendente gli ulitimi tre o quattro secoli, ha visto nascere, in momenti non facilmente identificabili, tutte le successive aggiunte, come l'ampliamento del  giardino, sistemato "all'italiana", e di altri terrazzamenti ottenuti con grandi muraglie, nonchè la costruzione di alloggi e edifici agricoli, come frantoio, tinaia, appassitoio, cantina, limonaia. Nell'ottocento una fascia del bosco circostante fu arricchita di cipressi  e pini e  sistemata a parco, con vialetti, vasche e laghetto.

                La villa, data la sua sistemazione su terrazze, adagiata sulle  prime pendici del monte, presenta la singolare caratteristica di avere almeno un accesso a livello del terreno per sei dei suoi sette piani, il settimo essndo costituito dalla vecchia torre colombaia.