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La Villa Rucellai Di Canneto  è situata in Val di Bisenzio, sulle pendici della Retaia, uno degli ultimi rilievi della catena pre-appenninica della Calvana, nel luogo di precedenti fabbricati collegati probabilmente sia al vicino antichissimo tracciato etrusco per il Mugello, oggi Via di Valibona, sia alla strada romana che, attraversando Canneto, sale ancor oggi sulla riva sinistra del Bisenzio fino a Colle.

                Nel medioevo Canneto costituiva una posizione fortificata della repubblica di Prato (sec. XII-XIII), posta a sorveglianza della valle insieme ad altri due forti , uno detto della Torricella, anch'esso trasformato in villa, posto sulla sponda destra del fiume presso Santa Lucia, ed un secondo i cui resti sono tuttora visibili a Poggio Castello sopra la Via di Valibona.

                La villa ha raggiunto gradualmente il suo aspetto attuale in diverse epoche, delle quali quattro sono le principali.

                La prima, medioevale, nella quale esisteva una torre fortificata a pianta circa quadrata, oggi corrispondente al salone principale ed ai locali sottostanti. Si vedono ancora  alcune tracce di questa torre, come una fila di bozze di alberese ben lavorate sullo spigolo sud ovest verso il giardino, e un tratto del muro a nord, in filaretto di alberese, con relativo tipico segnapiano, muro utilizzato in seguito come base di un piccolo campanile a vela.

                Alla seonda epoca corrisponde una caratteristica casa toscana "da signore" simmetrica del quattrocento con facciata a tre piani, ognuno con tre aperture, torre colombaia centrale e vasca per l'allevamento dei pesci disposta di fronte alla facciata. La vasca, oggi adibita a moderna piscina, è citata in una delle favole dei "discorsi degli animali" scritti nel 1540 da  Agnolo da Firenzuola, che fu Abate di S.Savatore a Vaiano. Questa casa è elencata come "casa da signore " nel primo catasto fiorentino del 1427.